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martedì 5 dicembre 2023

“Solitario viaggio in Giappone, i ricordi di un'avventura indimenticabile” di Davide Romano


Il grande orientalista Fosco Maraini che una delle esperienze più incantevoli del mondo è “vagare per il Giappone di tempio in valle, di villa in bosco, di fiume in monte, di lago in costa marina, con alcuni cari amici, senza un piano prestabilito”.

Un’esperienza che, a un certo punto della mia vita, ho deciso di donarmi e di vivere da solo, senza alcuna compagnia se non quella di alcuni libri e il ricordo di qualche documentario. Ma, per quanto mi aspettassi essere sorpreso dal Paese del Sol Levante, nulla avrebbe mai potuto in verità preparami al continuo splendore di cui ho fatto ogni istante esperienza. Ancora oggi, quando vado con la mente a quell’avventura, i ricordi quasi si confondono e si trasformano e mi viene il dubbio di aver più sognato che vissuto il mio solitario viaggio.

Ricordo ancora il profumo dell'incenso che s'innalzava delicatamente nell'aria mentre mi trovavo nel suggestivo tempio di Kyoto. Il mio viaggio in Giappone è stato un'esperienza indimenticabile, un caleidoscopio di tradizioni antiche, modernità sfrenata e paesaggi mozzafiato.

Partendo dalla frenetica Tokyo, ho vagato tra i grattacieli illuminati al neon e le strade affollate di Akihabara, il quartiere dell'elettronica. Il contrasto con i giardini sereni di Rikugien è stato straordinario, regalandomi una pausa di tranquillità circondato da alberi secolari e laghetti placidi.

Proseguendo verso il Monte Fuji, la maestosità di questa montagna sacra ha rapito il mio sguardo. La neve scintillava al sole del mattino, creando uno spettacolo surreale di pace e bellezza. Un'escursione fino alla quinta stazione mi ha permesso di abbracciare la grandezza di questo simbolo nazionale.

Nara, con i suoi cervi sacri che si aggirano liberamente tra i visitatori, è stata un'esperienza unica. Nutrire questi animali, considerati messaggeri degli dei, ha creato un legame speciale con la spiritualità del luogo.

Kyoto, ricca di antichi templi e giardini zen, mi ha trasportato indietro nel tempo. Il Tempio d'Argento, con i suoi padiglioni riflettenti e il viale di ciliegi in fiore, è stato un vero spettacolo. Le vie geisha di Gion, con le loro lanterne illuminate, hanno aggiunto un tocco di mistero e tradizione.

La cucina giapponese ha deliziato i miei sensi. Ramen fumanti, sushi freschissimo e dolci artistici sono diventati un rituale quotidiano. La cura e l'attenzione nei dettagli della preparazione culinaria sono un riflesso della perfezione giapponese in ogni ambito.

Le sorgenti termali di Hakone hanno regalato relax e benessere, immerso in acque calde con vista sul paesaggio vulcanico. La mia visita al parco dei cervi di Miyajima, con il Torii galleggiante sull'acqua, ha sigillato il viaggio con un'immagine iconica che rimarrà impressa nella memoria.

Ogni passo in Giappone è stato un dialogo con la storia, la spiritualità e la natura. Questo paese ha lasciato un'impronta indelebile nel mio cuore, un mosaico di ricordi che si intrecciano come i rami dei ciliegi in primavera.

 

sabato 2 dicembre 2023

“San Filippo Neri, il ‘Santo dell'Allegria’” di Davide Romano

 


San Filippo Neri, conosciuto come il "Santo dell'Allegria", rimane un esempio attuale e ispiratore per molte persone. La sua spiritualità e il suo messaggio di gioia hanno una rilevanza senza tempo che può essere applicata anche oggi. Ecco come la figura di San Filippo Neri può essere attuale nel contesto moderno:

In un'epoca in cui molte persone cercano la felicità in modi superficiali o materiali, la testimonianza di San Filippo Neri offre un richiamo alla gioia autentica. La sua vita dimostra che la vera gioia deriva dalla relazione con Dio, dall'amore per gli altri e dalla capacità di apprezzare le piccole cose della vita.

San Filippo Neri affrontò molte sfide durante la sua vita, ma mantenne un atteggiamento ottimista. Nel contesto moderno, in cui le persone affrontano varie difficoltà personali e sociali, la sua vita è un esempio di come la fede e la gioia possono aiutare a superare le avversità.

La pratica di San Filippo Neri di sorridere e di essere gentile con gli altri è un insegnamento prezioso. Nell'era digitale, in cui la comunicazione spesso avviene attraverso schermi e tastiere, la gentilezza e il sorriso possono avere un impatto significativo nel promuovere relazioni positive e connessioni umane autentiche.

San Filippo Neri è noto per gli "oratori" informali, dove le persone si incontravano per pregare, discutere e condividere. Nel mondo contemporaneo, dominato dalla tecnologia, la sua enfasi sull'incontro faccia a faccia e sul dialogo diretto offre un modello importante per combattere l'isolamento e promuovere la comunione comunitaria.

La spiritualità di San Filippo Neri era centrata sulla gioia e sull'esperienza della presenza di Dio. Nel contesto moderno, in cui molte persone cercano significato e spiritualità, il suo approccio alla preghiera e alla vita spirituale può essere un'ispirazione per coloro che cercano una connessione più profonda con il divino.

San Filippo Neri aveva l'abitudine di dire: "Diffondi la gioia". Questo invito rimane attuale oggi, invitando le persone a essere portatori di gioia nelle loro comunità, a diffondere positività e a creare ambienti che promuovano il benessere emotivo e spirituale.

San Filippo Neri, il Santo dell'Allegria, continua a offrire un modello rilevante per affrontare le sfide della vita moderna attraverso la gioia autentica, la gentilezza, la spiritualità e il desiderio di incontrare gli altri con amore e compassione.

“Viaggiare, un cammino verso la trascendenza” di Davide Romano



Viaggiare, lungi dall'essere solo un mezzo per esplorare nuovi luoghi geografici, può diventare un potente strumento per arricchire la vita spirituale di un individuo. Attraverso l'incontro con nuove culture, la contemplazione di paesaggi mozzafiato e l'esperienza di sfide avventurose, il viaggio offre un cammino unico verso la trascendenza e la crescita interiore.

 

1. Esplorare l'infinitezza della creazione:

Viaggiare permette di immergersi nell'infinita bellezza della creazione. L'esplorazione di paesaggi diversi, dalla maestosità delle montagne alla tranquillità degli oceani, può essere un'esperienza spirituale che riporta l'individuo alla meraviglia dell'esistenza. Come afferma il poeta John O' Donohue, "Viaggiare è un modo di ritrovare la bellezza della vita."

 

2. Incontri  che illuminano l'anima:

Gli incontri durante i viaggi sono occasioni per entrare in contatto con l'anima del mondo. Condividere momenti con persone di diverse culture e tradizioni può portare a una comprensione più profonda della connessione umana. Come afferma Thich Nhat Hanh, maestro zen, "Nel nostro cammino spirituale, abbiamo bisogno di incontrare gli altri per continuare il nostro viaggio."

 

3. La saggezza delle tradizioni antiche:

Viaggiare spesso coinvolge l'esplorazione di luoghi sacri e antichi, arricchendo così la nostra comprensione delle tradizioni spirituali. Visitare luoghi di culto, monasteri e siti storici può connetterci con una saggezza millenaria. Come dice Anatole France, "Viaggiare è scoprire che tutti hanno ragione. La saggezza di ogni popolo è un tassello del mosaico dell'umanità."

 

4. La semplicità che nutre lo spirito:

La vita quotidiana spesso ci immerge in un vortice di complessità. Viaggiare può offrire momenti di semplicità e quiete che nutrono lo spirito. In questo senso, come afferma Paulo Coelho, "Il viaggio di scoperta non è cercare nuovi paesaggi, ma avere nuovi occhi."

 

5. La gratitudine per la vita:

Il viaggio può essere un catalizzatore per la gratitudine. Attraverso l'incontro con modi di vivere diversi, si può imparare a valorizzare le proprie esperienze e risorse. Il maestro spirituale Eckhart Tolle sottolinea, "Riconoscere il bene che c'è già nella tua vita è la quintessenza della saggezza spirituale."

 

6. Il ritorno a se stessi:

Viaggiare offre anche l'opportunità di ritornare a se stessi. Lontano dalle distrazioni quotidiane, si può riflettere sulla propria vita, valori e obiettivi. Come dice Agostino d’Ippona, "Il mondo è un libro, e coloro che non viaggiano ne leggono solo una pagina."

 

Per tutti questi motivi, viaggiare può essere un percorso spirituale significativo. Attraverso l'esplorazione del mondo esterno, possiamo scoprire strati più profondi della nostra anima e connetterci con l'essenza della vita. Come scrive Khalil Gibran, "Il viaggio non porta solo via il nostro corpo, ma ci libera dalla percezione quotidiana, aprendo gli occhi della nostra anima." Viaggiare, quindi, diventa un viaggio non solo geografico ma anche spirituale.

 

“Accogliere senza giudicare. La forza della compassione e dell'empatia” di Davide Romano, giornalista

Nell'ampio spettro della convivenza umana, la diversità brilla come una gemma dai molteplici colori. Ogni individuo è unico nel suo insi...