sabato 30 marzo 2024

Torna in libreria il saggio di Dante Lattes, “Apologia dell'ebraismo”, a cura di Davide Romano, prefazione di Rav Giuseppe Laras, nota di Claudio Vercelli, La Zisa


 

Quest'opera di Dante Lattes, pubblicata per la prima volta dall'editore Formiggini nel 1923, all'interno di una collana di Apologie, continua ad essere un valido strumento per un primo, esaustivo approccio alla religione e alla cultura ebraica, ancora oggi poco o approssimativamente conosciute in Italia, ma alle quali tutti siamo largamente debitori. Se a ragione l'uomo moderno “non può non dirsi cristiano”, non è meno vero che la storia dell'umanità avrebbe preso una strada diversa, e senza dubbio peggiore, senza l'apporto fecondo e determinante del popolo ebraico. Conoscere l'ebraismo è, dunque, necessario per riflettere sulle nostre radici e, nel contempo, valutare se il nostro percorso ha pienamente tenuto conto degli insegnamenti morali e sociali elaborati dalla Chiesa e dalla intellighenzia di Israele. Merito dell’editore La Zisa è di aver riportato in libreria un testo agile e fondamentale per comprendere la religione e la cultura d’Israele.

 

Dante Lattes (1876-1965), uno dei maggiori rappresentanti dell'ebraismo italiano, è stato scrittore, giornalista (“Il corriere israelitico”, “Israel”, “La Rassegna Mensile di Israel”, del quale è stato direttore fino alla morte), traduttore, educatore, rabbino. Oltre al presente volume, si ricordano: “Commento alla Bibbia”, “Il sionismo” e “Nel solco della Bibbia”.

venerdì 29 marzo 2024

Allora sia Pasqua!



“Allora sia Pasqua piena per voi che fabbricate passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, per voi apertori di brecce, saltatori di ostacoli, corrieri a ogni costo, atleti della parola pace”. (Erri De Luca)

 

Che sia Pasqua, Pasqua di pace nelle nostre vite, nei nostri giorni ammassati e confusi, nel mondo intero!

 


martedì 26 marzo 2024

Scaffale: Noemi Beccaria, “La Bellezza e il suo appello pro-vocante. Un percorso filosofico e teologico”, Edizioni Progetto Accademia

 


 

L’idea di sviluppare una riflessione filosofico-teologica sul tema del Bello nasce da un’esperienza personale dell’autrice: un viaggio ad Assisi, che rappresenta l’incontro con la Bellezza che trasfigura e fa risorgere. L’intento del lavoro non è quello di sostituire la logica e l’etica con l’estetica, ma rendere ragione di come il bello sia il modo in cui il bene di Dio si dona e può essere compreso dall’uomo come vero.

Le tappe in cui si snoda l’argomentazione sono quattro. Il primo capitolo si caratterizza per un confronto costante con Jean-Louis Chrétien e perciò ha un approccio maggiormente filosofico. Il perno attorno a cui ruota è il rapporto tra la Bellezza trascendente e la bellezza immanente delle cose sensibili. Il secondo capitolo è interamente dedicato a Gesù di Nazaret e al Regno di Dio da lui annunciato. Dialogando con Gerhard Lohfink, si rileva non solo la bontà ma anche la bellezza del Regno dei Cieli, che Gesù paragona ad un tesoro e ad una perla preziosa, il cui fascino permette di vendere, con gioia e senza alcun rammarico, tutto ciò che si possiede.

La terza tappa ha per oggetto lo stile ecclesiale. Se all’origine della fede sta la seduzione, allora il cristianesimo, prima di essere una dottrina o un’etica, è uno stile, ossia una maniera di abitare il mondo radicata nel rapporto con Cristo.

Infine, all’interno del quarto capitolo, nella direzione dell’orizzonte indicato dall’Evangelii gaudium, l’opera presenta un approfondimento riguardo al nesso inscindibile tra l’accoglienza del Regno e l’accadimento salvifico. Aderire all’Evangelo significa non solo vivere un’esperienza di salvezza nella storia personale, ma aprire un itinerario soteriologico nella storia collettiva: quello della fraternità eccedente, in cui la dimensione antropologica e quella teologale s’intersecano inestricabilmente.

La Bellezza che salverà il mondo non sarà l’estetica-anestetizzante della contemplazione passiva, ma la Bellezza pro-vocante di un nuovo modo di stare nella vita e di abitare la città, il quale non genera quiete e pace interiore, ma al contrario produce un forte senso di inquietudine e di incompletezza, che ci rivela ciò che siamo realmente: mendicanti d’amore, bisognosi degli altri e dell’Altro per ricevere noi stessi, assetati di senso, di legami fraterni e di un mondo più umano.

 

NOEMI BECCARIA, nata nel 1993, risiede a Narzole (CN). Si è laureata in Scienze dell’Educazione nel 2015 e ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Religiose nel 2017. Inoltre, nel 2019 ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Fossano. Attualmente è iscritta al biennio specialistico di Licenza in Teologia Fondamentale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano. Lavora come docente di Religione Cattolica presso la scuola statale.

lunedì 25 marzo 2024

In libreria: Edoardo Marengo, “La pragmatica musicale nella liturgia dopo il Concilio Vaticano II. Cum musica fit sacra”, a cura di Davide Romano, prefazione di Roberto Tagliaferri, Edizioni progetto Accademia


Molto probabilmente, la presenza della musica nella liturgia potrebbe sembrare ai non addetti ai lavori quasi un fatto scontato tanto da non richiedere approfondimenti o momenti di riflessione. Invece, la questione della musica per la liturgia è una di quelle più dibattute di tutti i tempi. Le problematicità sono molteplici e le riflessioni esposte dai vari pensatori che si sono occupati di questo tema non sempre aiutano a mettere ordine, anzi tal-volta possono aumentare le perplessità.

L’autore, nel suo lavoro, passa in rassegna le varie teorie esposte nel corso del tempo da studiosi di grande rilievo cercando in tal modo di aiutare a comprendere come la presenza della musica nella liturgia non sia qualcosa di scontato o, come alcuni pensano, un di più rispetto alla liturgia stessa, ma ne è parte integrante, mezzo attraverso il quale l’assemblea dei fedeli partecipa al rito sacro in modo sacramentale. Cantare e suonare strumenti non è un fatto meccanico, ma è esso stesso incontro con Dio.

Quale musica? Quali difficoltà si incontrano nel quotidiano? Cosa può essere definito sacro e cosa no? Bisogna dare delle linee guida o si rischia in questo modo di cadere in una fissità che non permette di adeguarsi alle esigenze dei partecipanti ai riti sacri? Gli interrogativi sono molteplici. Edoardo Marengo, in modo puntuale e preciso, ci espone passo dopo passo le tesi più importanti riguardo questo complesso argomento, ma anche le questioni pratiche che affrontano coloro che in una diocesi si occupano in prima persona della musica nella liturgia.


EDOARDO MARENGO, nasce ad Alba e, dopo la maturità classica presso il liceo classico “G. Govone” di Alba (Cn), ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso lo STI di Fossano (Cn) e la Licenza in Teologia con specializzazione Liturgico Pastorale presso l’Istituto di Liturgia Pastorale dell’Abbazia benedettina “Santa Giustina” di Padova, incorporato al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma. Ha svolto i suoi studi musicali presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Alba, approfondendo successivamente la metodologia dell’educazione musicale e la direzione corale. È docente di religione nella scuola secondaria di secondo grado. È diacono, direttore dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Alba, dove da anni svolge il suo impegno pastorale nel campo musicale e teologico liturgico. È sposato con Serena e papà del piccolo Gioele.

domenica 24 marzo 2024

Consigli, non richiesti, di lettura in tempo di guerra: Dounia Ettaib, “Al Quds. Il dono di Dio per il suo popolo. Un libro su Israele”, Edizioni La Zisa

  


L’amore di una donna araba per l’ebraismo e Israele!

«Tutta la vita di Dounia è un tentativo valoroso di battere luoghi comuni, e la grande prova del fuoco, non un ostacolo ma una tappa prescelta, è Israele, la visita di quel paese (...). Il suo libro è enciclopedico, ma anche pieno di storie, di colori, di profumi». (Fiamma Nirenstein)

 

Dounia Ettaib ha iniziato la sua carriera come consulente e project manager per istituti governativi in Italia come la Provincia di Milano e il Comune di Milano. È stata membro del Comitato Islamico e membro della Commissione Immigrazione del Ministero dell'Interno italiano. Nel corso degli anni ha acquisito il suo pedigree presso grandi aziende internazionali e istituzioni pubbliche. Durante il suo mandato presso DM International, Dounia ha ricoperto il ruolo di Direttore degli affari internazionali negli uffici di Dubai e Manama. All'interno del dipartimento Commercio e investimenti di Dounia, è stata coinvolta nel commercio di società petrolifere e di gas con il Medio Oriente e la regione asiatica.

Nel 2014 ha fondato la società di consulenza sulle materie prime petrolifere e del gas D7D. La società ha una sede centrale e un ufficio di rappresentanza a Londra.

Dounia è il presidente e amministratore delegato di D7D. Sotto la guida di Dounia, l'azienda ha firmato con successo accordi e collaborato con aziende internazionali in tutto il mondo, partecipando alla costruzione e alla gestione di grandi progetti. Dounia ha firmato accordi per petrolio e altre materie prime in tutto il mondo. Nel 2016, Dounia ha portato D7D a diventare il partner ufficiale di Eurasian Investment Holdings EIH.

Dal 2017, D7D è il partner ufficiale della società eurasiatica Lionining LEFLC, è una delle maggiori allocazioni e detentrice del titolo di petrolio e prodotti petroliferi di diversi grandi paesi produttori e produttori di petrolio. Ha una solida esperienza nella gestione e nel lavoro con team multiculturali. Ha sviluppato numerosi progetti di integrazione e diversità multiculturale. Durante il periodo di confinamento ha avviato il corso multiculturale per l'Università di Limec, da 3 anni insegna integrazione delle diversità Ha ricevuto il premio Donna svizzera dell'anno 2007. 2009 Donna di Milano. Premio Ambrogino 2013. "Al Quds, il dono di Dio" è il suo primo libro.

 

lunedì 11 marzo 2024

Palermo domenica 17 marzo, XXVII Giornata della Famiglia cusmaniana

Programma fitto quello della “Ventisettesima giornata della Famiglia cusmaniana”, fondata dal beato Giacomo Cusmano, che avrà luogo domenica 17 marzo, a partire dalle ore 9,00, presso l’Hotel “San Paolo Palace” di via Messina Marine, a Palermo.

Dopo la preghiera introduttiva delle 9,30, e i saluti dei vari responsabili della Famiglia cusmaniana, alle 10,00 inizierà la tavola rotonda sul beato Francesco Spoto, morto martire in Congo il 27 dicembre 1964, a soli 40 anni, dal titolo “Signore prendi la mia vita ma salva quella dei confratelli”. Interverranno: suor Annamaria Montalbano; padre Helio Meira; padre Emmanuel Mukenge; e Rocco Gumina. Introdurrà e modererà Giuseppe Bellanti.

Dopo la pausa per il pranzo in comune, tutti i convenuti si recheranno presso la tomba del padre Spoto, nella chiesa parrocchiale Cuore Eucaristico di Gesù, sita in Corso Calatafimi 327, a Palermo, per un momento di preghiera seguito dalla visita alla mostra a lui dedicata e ai ricordi.

Infine, concelebrazione eucaristica preseduta dal superiore generale dei Missionari Servi dei Poveri, padre Salvatore Russo.

La Famiglia cusmaniana, nei rami principali, è presente: in Italia, Messico, Repubblica Democratica del Congo, Brasile, Filippine, Romania, Uganda, India e Francia. Ed è formata dai Missionari Servi dei Poveri; le Suore Serve dei Poveri; le Sorelle della Diaconia cusmaniana; l'associazione Giacomo Cusmano; e l’Associazione Ex Allievi Cusmano.

 

 

L’addetto stampa,

Davide Romano

 


giovedì 7 marzo 2024

“È la stampa bellezza!”. Palermo 13 marzo, laboratorio di giornalismo con gli alunni dell’Istituto Marcellino Corradini

 


“È la stampa bellezza!” è il titolo del laboratorio di giornalismo, organizzato da Davide Romano, che coinvolgerà gli alunni dell’Istituto Marcellino Corradini delle suore Collegine della Sacra Famiglia, a Palermo.

“Scopo del laboratorio – spiega il giornalista Davide Romano – è quello di avvicinare i ragazzi, veri e propri nativi digitali, non solo al mondo dei media tradizionali (giornali, radio, tv) e alla loro storia ma anche a quello dei social media in modo critico, creativo e responsabile anche per non essere facile preda delle fake news, che un tempo chiamavamo ‘bufale’, che sempre più imperversano, soprattutto grazie ai nuovi canali di comunicazione”.

“Una parte del corso-laboratorio – continua Romano – sarà anche a ricordare quei giornalisti che sono stati uccisi, soprattutto dalle organizzazioni criminali, per aver fatto il proprio dovere fino in fondo. E chissà che il loro esempio non spinga qualcuno dei ragazzi a scegliere un giorno quello che, nonostante tutto, rimane il mestiere più bello del mondo”.

“E, poi, come si dice – conclude ironico – è pur sempre meglio che lavorare!”.

mercoledì 6 marzo 2024

Palermo 13 aprile, Si presenta il volume “Vita di Gesù e altri scritti” dello scrittore russo Lev Tolstoj

Appuntamento sabato 13 aprile, alle ore 17, presso i locali del Centro Agape della Chiesa Cristiana Evangelica Mennonita, in via Rinaldo d'Aquino n. 9, a Palermo, per la presentazione del volume dello scrittore russo Lev Tolstoj, “Vita di Gesù e altri scritti”, curato dal giornalista Davide Romano. Modererà l’incontro il pastore della comunità Franco Arena.

“L’esigenza di superare la frammentarietà delle interpretazioni teologiche fu dunque all’origine dell’intenso lavoro di rilettura-riscrittura dei quattro Vangeli che Tolstoj iniziava e portava a termine nell’arco di due anni, fra il 1880 e il 1881, proprio allo scadere del decennio cruciale degli anni Settanta – scrive Romano nella prefazione nel libro –. Ne veniva fuori l’Unificazione e traduzione dei quattro Vangeli, cui seguiva alcuni anni dopo la pubblicazione di un compendio divulgativo, la Breve esposizione dell’Evangelo”.

“L’idea centrale dell’insegnamento evangelico è rappresentata, nella concezione tolstojana, dal Discorso della montagna, in cui Gesù pronuncia il grandioso messaggio delle beatitudini. (…) Avviene così la genesi della Vita di Gesù proposta in questa pubblicazione – continua Romano nella stessa prefazione –. La natura umana del Cristo tolstojano balza in primo piano; ma l’accento è posto sulla parola di Gesù, sulla semplicità del suo messaggio, sulla naturalezza con cui egli indica la via verso il bene, con cui cerca di orientare l’umanità, smarrita nella ricerca di un significato. Le parole di Cristo costituiscono la base anche del secondo scritto, La felicità, ma in una forma che è più quella di una piccola prosa filosofica, in cui la valenza etica dell’insegnamento cristiano viene esplicitata fino a diventare un modello comportamentale: in tal senso, forse, può apparire evidente la straordinaria attualità, o meglio, l’immortalità del messaggio religioso, così come ci viene consegnato dall’impareggiabile scrittore russo”.

Nell’ambito della stessa iniziativa, verranno presentati anche altri due volumi del celebre narratore russo: “Riflessioni di un vegetariano”, sempre curato dallo stesso Romano; e “I piaceri viziosi”.

martedì 5 marzo 2024

“Le buone letture”, Nasce il book club delle letture della tradizione cristiana


Un book club, anche online, di libri della tradizione cristiana. Si chiama “Le buone letture” l’iniziativa del giornalista Davide Romano, fondatore del gruppo di volontariato La Compagnia del Vangelo, nata per condividere e discutere, alla maniera dei club del libro diffusi nel mondo anglosassone, testi spesso poco conosciuti eppure ricchi di spiritualità e di dottrina.

“Scriveva San Bernardo – dichiara Romano - che ‘la lettura spirituale ci prepara alla preghiera e alla pratica delle virtù’. Così le buone letture possono essere un buon ausilio per chi vuole condurre una vita autenticamente cristiana al riparo dal rumore e dalle inutili distrazioni del nostro mondo che non fa altro che riempiere le nostre orecchie, i nostri occhi e la nostra mente di spazzatura”.

“Per fa questo – continua -  ho selezionato alcuni testi classici, ma incredibilmente attuali, da leggere con tutti           quelli che vorranno. Ogni libro sarà introdotto da un video o da un saggio in modo da renderne più profittevole e agevole la lettura”.

Ricco il programma. “A marzo – conclude il giornalista - leggeremo ‘La Lettera a Diogneto’;  ad aprile ‘Il Pastore di Erma’; a maggio le ‘Confessioni’ di Agostino d'Ippona; a giugno l’‘Itinerarium Mentis in Deum’ di Bonaventura da Bagnoregio; a luglio l’‘Elogio della follia’ di Erasmo Da Rotterdam; ad agosto il ‘Libro della mia vita. Autobiografia’ di Teresa d’Avila”.

Per info: lacompagniadelvangelo@yahoo.it

 

“Accogliere senza giudicare. La forza della compassione e dell'empatia” di Davide Romano, giornalista

Nell'ampio spettro della convivenza umana, la diversità brilla come una gemma dai molteplici colori. Ogni individuo è unico nel suo insi...