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martedì 12 settembre 2023

"Cirillo Lucaris, il patriarca di Costantinopoli che provò, invano, a riformare la Chiesa Ortodossa" di Davide Romano

Cirillo Lucaris è una figura di spicco nella storia della Chiesa Ortodossa, noto per il suo ruolo di patriarca ecumenico di Costantinopoli nel XVII secolo e per le sue influenti idee teologiche. La sua vita e il suo lavoro hanno lasciato un'impronta indelebile sulla storia della Chiesa Ortodossa e sulla teologia cristiana nel suo complesso.

Cirillo Lucaris nacque nel 1572 sull'isola di Creta, all'epoca parte della Repubblica di Venezia. Venne educato presso la Scuola Patriarcale di Costantinopoli, dove ricevette una solida formazione teologica e filosofica. Mostrò un notevole talento intellettuale fin dalla giovane età, il che lo rese un candidato ideale per una carriera all'interno della Chiesa Ortodossa.

Nel 1602, Cirillo fu eletto patriarca ecumenico di Costantinopoli. Durante il suo episcopato, cercò di riformare e rafforzare la Chiesa Ortodossa, affrontando le sfide poste dalla presenza crescente del potere ottomano nell'Impero Bizantino. Lucaris si sforzò di mantenere la fede ortodossa in un periodo turbolento, stabilendo scuole e promuovendo l'istruzione teologica.

Uno dei contributi più significativi di Cirillo Lucaris alla teologia ortodossa fu la sua enfasi sulla predestinazione e la giustificazione per fede. Queste idee erano in linea con le influenze riformate dell'Occidente, in particolare con la teologia di Giovanni Calvino. Lucaris sostenne che la salvezza fosse basata sulla grazia di Dio e sulla fede personale, un concetto che era in contrasto con la teologia ortodossa tradizionale che poneva maggiormente l'accento sulle opere e i sacramenti.

Le idee teologiche di Lucaris portarono a una controversia all'interno della Chiesa Ortodossa. Alcuni leader ecclesiastici e teologi ortodossi accusarono Lucaris di eresia e cercarono di deporlo dal suo ruolo di patriarca. Tuttavia, Lucaris ricevette il sostegno da parte di alcune potenze protestanti dell'Europa occidentale, in particolare da Enrico IV di Francia e James I d'Inghilterra. Questo sostegno politico contribuì a mantenere Lucaris al potere, ma aumentò anche la tensione tra le fazioni ortodosse tradizionaliste e quelle che abbracciavano le sue nuove idee.

Cirillo Lucaris trascorse gran parte della sua vita in lotta contro le accuse di eresia. Nel 1638, fu deposto e esiliato, ma tornò al potere in diverse occasioni. Tuttavia, la sua vita si concluse tragicamente quando fu assassinato nel 1638, mettendo fine a una carriera controversa e influente.

Nonostante la sua morte prematura, l'eredità di Cirillo Lucaris è durata nel tempo. Le sue idee teologiche hanno continuato a influenzare il pensiero teologico ortodosso e sono state oggetto di studio e dibattito per secoli. La sua determinazione nel difendere le sue convinzioni e la sua capacità di navigare tra le complesse dinamiche politiche e religiose del suo tempo lo rendono una figura eccezionale della Chiesa Ortodossa.

Ancora oggetto di un aspro confronto fra gli storici nel mondo ortodosso, Cirillo Lucaris è stato un patriarca ecumenico di grande importanza nella storia della Chiesa Ortodossa. Le sue idee teologiche, sebbene assai ostacolate nel suo tempo, hanno contribuito a plasmare la teologia ortodossa successiva e hanno lasciato un'impronta duratura sulla Chiesa e sul pensiero religioso.


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