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venerdì 16 giugno 2023

Servono politiche di accoglienza umane e sicure. Giovanni Paolo Arcidiacono (Ucebi): "Profondo cordoglio".


Il presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi) ha espresso il cordoglio per le vittime dell’ennesimo naufragio nelle acque del Mediterraneo

«Con profonda tristezza, esprimiamo il profondo cordoglio dell'Unione Battista per la tragedia che si è verificata ieri nel Mediterraneo»: così si apre la lettera circolare che il presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), Giovanni Paolo Arcidiacono, ha inviato alle chiese.

«Il naufragio del peschereccio Adriana nel mar Ionio, al largo della Grecia, ci lascia sgomenti e attoniti. Come sapete dalle cronache, i morti accertati sono 83, ma si stima che più di 700 passeggeri viaggiassero a bordo del vecchio peschereccio e, tra questi, molte donne e bambini. Questa immane tragedia, a pochi mesi di distanza dall’episodio analogo avvenuto a Cutro, in Italia, si configura come uno dei naufragi più gravi nella storia dei migranti.
In questo momento di dolore e tristezza, ci uniamo al cordoglio delle famiglie delle vittime, dei sopravvissuti e di tutte le persone coinvolte. La situazione dei migranti e dei rifugiati è una sfida globale che richiede un impegno collettivo per trovare soluzioni umane e compassionevoli».
Nella lettera il presidente Arcidiacono chiede alle chiese «di unirsi in preghiera per le famiglie dei bambini e degli adulti che hanno perso la vita in questo tragico incidente, perché Dio possa donare loro conforto e per sostenere gli sforzi di chi si dedica all'aiuto e al soccorso dei migranti e dei rifugiati.
Questa ennesima strage evidenzia l’urgente necessità di un cambio di atteggiamento da parte della politica nei confronti dei migranti e dei rifugiati. È fondamentale che l’Italia e altre nazioni adottino politiche di accoglienza umane e sicure, puntando sull'aumento del numero di accessi legali e sull'implementazione di corridoi umanitari. Questi strumenti consentirebbero alle persone di cercare asilo e protezione in modo sicuro, riducendo il rischio di pericolosi viaggi via mare e scoraggiando le reti di trafficanti che approfittano della disperazione delle persone. Che Dio padre ci benedica e ci guardi».

(Fonte: Riforma.it)

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