Perché il mondo si agita così tanto?

 


Perché il mondo si agita così tanto,
fruga nei venti la voce degli alberi
e sparge polvere negli occhi dei bambini?
Chi lo chiama da fondo a fondo,
chi lo strappa al silenzio delle madri?

 

I mari hanno perso la calma
e le lune si rincorrono ubriache
nelle tasche rotte del cielo.
Un cane abbaia, nessuno risponde.
Una donna raccoglie la sera
come un fazzoletto caduto.

 

Non è più tempo di mani
che si cercano al buio.
Ora le strade urlano,
le campane si rompono
prima del mattino.

 

Eppure — lo so —
tra un lampo e un respiro
qualcuno ancora ama,
qualcuno prega
con la testa appoggiata alla terra,
come a una madre stanca
che non risponde.

 

Ma dimmi:
chi consola i passeri
quando il vento li disperde?
Chi tiene il cuore fermo
nella gabbia del giorno?

 

Il mondo si agita.
Forse ha sete.
Forse ha fame di Dio.

 

Forse…

 

(Davide Romano)

 

 

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