Ho voglia d’aria che sa di montagna,
di sole che morde la pelle e la sveglia,
di mare che canta in un azzurro infinito
mentre la vita ride, scomposta, negli occhi.
Ho voglia di mani che si cercano,
di sorrisi che sanno di pane,
di parole che non pesano
ma volano, leggere, come polline di maggio.
Voglio poesia, quella che nasce
dall’acqua che scorre e dal vento che parla,
dalle case bianche e dai cuori aperti,
dalla terra che non smette di credere
nel miracolo di un seme.
E dentro tutto questo,
voglio esserci anch’io:
nudo, vivo, semplice,
nel canto chiaro del giorno che comincia.
(D. R.)
Commenti
Posta un commento