Oh amico, quel raggio dorato di luce
che taglia attraverso la mia finestra sporca
come la tromba jazz di Dio stesso
che urla SÌ SÌ SÌ
attraverso il paesaggio disordinato
della mia anima del martedì mattina —
E da qualche parte lontano
oltre il cemento e i gas di scarico
una radio sanguina musica
dolce sassofono che sanguina
attraverso le pareti degli appartamenti
e sinfonie di bidoni della spazzatura,
quel ritmo distante
che pulsa come un cuore
che ricorda cosa significa
essere VIVI —
Il modo in cui le particelle di polvere danzano
in quel raggio santo
come piccoli esseri illuminati
che mi mostrano il segreto:
che la gioia vive nelle cose più piccole,
nella fessura di luce
sotto la porta,
nel ronzio dell'elettricità
attraverso i fili,
nel suono dei passi
su scale che portano da qualche parte,
ovunque —
Questo momento, questo ORA
quando il sole dice ciao
e la musica dice non dimenticare
e la mia pelle dice grazie
per essere qui,
per respirare quest'aria
densa di possibilità
e sogni di caffè mattutino
e il bel caos selvaggio
di essere umano
e sentire tutto questo
che scorre attraverso di me
come treni merci
di puro dorato
ALLELUIA!
(Davide Romano)
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