Ma cos’è questa brezza
che all’improvviso mi carezza il viso,
un sussurro d’aria leggera
che sfiora le cose,
disfa le ombre?
E questo giardino
che all’improvviso fiorisce,
un’eco di primavera nascosta,
petali di luce nascente,
tra foglie che parlano silenziose?
La tenebra —
quella tenebra che si dilegua
come un respiro spezzato,
cedendo al chiarore fragile
di un’alba incerta.
Così, l’anima si desta,
tra vento e fiori,
tra luce che vince il buio,
e il tempo si dissolve,
nel mistero di un attimo.
(D.)
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