I fili

 


 

Taglio
l’uno dopo l’altro
tutti i fili che mi legano
al ramo,
a questo albero che geme
sotto il peso delle foglie.

È un gesto lento,
un dolore senza clamore,
una ferita che tace
mentre la linfa si ritrae.

Eppure
sento nel cuore
il bisogno di volare,
di spiccare finalmente il volo
oltre il cielo impietoso,
oltre il vento che conosce
la mia origine e la mia fine.

Non più radici ad ancorarmi,
non più catene di memoria,
solo l’aria che mi solleva,
leggera,
verso l’infinito.

Taglio
e nel taglio
ritrovo me stesso.

(Davide Romano)

Commenti

  1. Una poesia tristissima, specchio di un tormentio interiore senza tregua. I fili di un albero si intrecciano spesso con quelli di un altro creando ponti. Altre volte si rendono disponibili ai rami avventizi da cui traggono sia supporto che un'ulteriore fonte di nutrimento. Guardi il suo lato raggiante

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  2. Stupenda poesia grido di anima sofferente ma animata di grande fede. E cresceranno nuovi rami da coltivare. Perché se c’è la radice dell’albero buona alla fine i nuovi rami porteranno i frutti che lei cerca. Grazie per la condivisione

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  3. Grande tristezza ma anche tende fede trapela dalle sue parole. Se la radice dell’albero è i nuovi rami produrranno i frutti che Lei desidera

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  4. È’ un dispiegamento di libertà tagliare i rami. Se la radice è robusta germoglieranno nuovi fiori

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