In un'epoca segnata
da divisioni e conflitti, emerge con forza la testimonianza di gruppi cristiani
che, in silenzio e lontano dai riflettori, costruiscono ponti di dialogo tra le
diverse confessioni religiose. È il caso della Compagnia del Vangelo,
un'esperienza singolare nel panorama italiano che merita di essere conosciuta
per il suo approccio innovativo all'ecumenismo e al dialogo interreligioso.
Fondata e guidata dal giornalista
Davide Romano, la Compagnia del Vangelo trae ispirazione dalla predicazione e
dall'esempio luminoso di don Pino Puglisi, il sacerdote martire della mafia
ucciso a Palermo nel 1993. La sua figura, simbolo di coraggio e impegno
cristiano contro ogni forma di oppressione, rappresenta il fondamento
spirituale di questo gruppo informale di cristiani che ha scelto di mettersi al
servizio degli ultimi seguendo le orme del Cristo.
Ciò che colpisce della Compagnia è la
sua natura profondamente ecumenica. Non si tratta di un'associazione
strutturata o di un movimento ufficialmente riconosciuto da qualche
denominazione cristiana, ma di un gruppo informale che raccoglie credenti
provenienti da diverse tradizioni, uniti dal solo desiderio di servire il Signore
nei Suoi poveri. Una semplicità evangelica che ricorda le prime comunità
cristiane, dove l'appartenenza confessionale passava in secondo piano rispetto
alla comune vocazione alla carità.
In questo suo cammino, la Compagnia
del Vangelo sembra incarnare perfettamente lo spirito che anima una delle più
interessanti esperienze ecumeniche a livello mondiale: il Global Christian
Forum (GCF). Quest'ultimo rappresenta un'iniziativa unica nel suo genere,
capace di riunire tutte le principali correnti del cristianesimo mondiale in
uno spazio aperto dove i cristiani possono incontrarsi per nutrire l'unità,
promuovendo il rispetto reciproco e affrontando insieme le sfide comuni del
nostro tempo.
Il GCF si distingue per la sua
straordinaria inclusività. Al suo interno sono rappresentate tutte le
tradizioni della famiglia cristiana globale: dalle Chiese africane indipendenti
a quelle anglicane, dalla Chiesa cattolica alle comunità carismatiche, dagli
evangelici agli ortodossi, dai pentecostali ai protestanti, fino ad includere
mega-chiese, chiese di migranti e comunità contemplative. Un mosaico complesso
e variegato che testimonia la ricchezza del cristianesimo contemporaneo.
Tra i partecipanti al Forum figurano
numerose Comunioni cristiane mondiali e organizzazioni cristiane
internazionali, inclusi il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità
dei Cristiani, la Fratellanza Pentecostale Mondiale, l'Alleanza Evangelica
Mondiale e il Consiglio Mondiale delle Chiese. Una convergenza senza precedenti
che permette un dialogo autentico tra realtà che, fino a qualche decennio fa,
difficilmente si sarebbero sedute allo stesso tavolo.
L'emergere del Global Christian Forum
coincide con importanti cambiamenti nella geografia del cristianesimo mondiale.
Il baricentro della Chiesa si è infatti spostato dal Nord globale
(principalmente l'Europa e il Nord America protestante e cattolico) al Sud
globale (Africa, Asia e America Latina), attraverso la crescita delle chiese
pentecostali, evangeliche e carismatiche. Un fenomeno che ha modificato
profondamente il volto del cristianesimo contemporaneo e che richiede nuovi
strumenti di dialogo e comprensione reciproca.
È proprio in questo contesto che
iniziative come la Compagnia del Vangelo assumono un valore particolare.
Nell'esperienza di questo gruppo informale italiano si ritrova infatti lo
stesso spirito che anima il GCF: la capacità di creare spazi di incontro dove
cristiani di diverse tradizioni possono esplorare nuove forme di unità,
superando le barriere erette da contatti limitati o ferite del passato.
La Compagnia del Vangelo, come il
Global Christian Forum, non cerca di sostituire quanto già raggiunto attraverso
il lavoro attento e orante delle chiese nel dialogo e nel discernimento
teologico comune. Al contrario, mira a costruire sulla crescente fiducia e sul
rispetto reciproco per essere uno spazio veramente aperto dove continuare
insieme il cammino con Cristo.
L'approccio della Compagnia al
dialogo ecumenico si distingue per la sua semplicità evangelica. Non si parte
da sofisticate elaborazioni teologiche o da complesse dichiarazioni dottrinali,
ma dalla concretezza del servizio ai poveri come terreno comune di incontro tra
cristiani di diverse confessioni. Una scelta che ricorda l'insegnamento di don
Puglisi, per il quale la fede si traduceva inevitabilmente in impegno sociale e
in lotta contro l'ingiustizia.
In questo senso, la Compagnia del
Vangelo rappresenta un modello interessante di "ecumenismo dal
basso", che non attende le decisioni ufficiali delle gerarchie ecclesiastiche
ma sperimenta quotidianamente l'unità possibile nel servizio concreto agli
ultimi. Un approccio che risulta particolarmente efficace nel contesto
italiano, dove le divisioni confessionali, sebbene meno evidenti che in altri
paesi, continuano a rappresentare un ostacolo alla piena comunione tra i
cristiani.
Il riferimento alla figura di don
Puglisi, inoltre, conferisce all'esperienza della Compagnia una dimensione
profetica che va oltre il semplice dialogo interconfessionale. Il sacerdote
palermitano, con il suo impegno contro la mafia e per la promozione umana delle
periferie, incarna infatti una visione del cristianesimo come forza di
liberazione e di trasformazione sociale, in linea con le istanze più avanzate
della teologia contemporanea.
Nel panorama attuale, segnato da
nuove forme di fondamentalismo religioso e da crescenti tensioni
interculturali, esperienze come quella della Compagnia del Vangelo offrono una
testimonianza preziosa della possibilità di vivere la fede cristiana in modo
aperto e dialogante, senza cedere alla tentazione dell'identitarismo esclusivo
o della chiusura difensiva.
La sfida che attende la Compagnia,
come tutte le esperienze simili, è quella di mantenere vivo lo spirito
originario senza istituzionalizzarsi eccessivamente, preservando quella
flessibilità e quella libertà evangelica che costituiscono la sua forza
principale. Una sfida non facile, ma possibile se si mantiene lo sguardo fisso
sull'esempio di don Puglisi e sulla centralità del servizio ai poveri come
criterio fondamentale di autenticità cristiana.
In conclusione, la Compagnia del
Vangelo rappresenta un'esperienza significativa nel panorama dell'ecumenismo
italiano, un piccolo ma promettente segno di quella "primavera
ecumenica" che, nonostante le difficoltà e le resistenze, continua a
germogliare nella Chiesa contemporanea. Il suo riferimento al Global Christian
Forum come modello di dialogo inclusivo e rispettoso delle differenze ne fa un
laboratorio interessante di nuove forme di comunione tra cristiani, basate non
tanto sull'uniformità dottrinale quanto sulla condivisione della comune
vocazione al servizio evangelico.
Per chi desidera conoscere meglio
questa realtà o partecipare alle sue attività, è possibile contattare la
Compagnia del Vangelo scrivendo una mail all'indirizzo lacompagniadelvangelo@yahoo.com. Un'opportunità
per tutti coloro che, indipendentemente dalla propria appartenenza
confessionale, condividono il desiderio di servire il Signore nei Suoi poveri e
di contribuire, nel proprio piccolo, alla costruzione di una Chiesa più unita e
più fedele al mandato evangelico.
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