I Francescani e i movimenti ereticali: dalle origini medievali alle chiese protestanti - di Davide Romano

 


 

 

Introduzione

La storia dell'Ordine francescano è intrinsecamente legata ai movimenti pauperistici e di riforma spirituale che caratterizzarono l'Europa medievale¹. Fin dalle sue origini, il francescanesimo si trovò in una posizione ambigua rispetto all'ortodossia ecclesiastica, condividendo molte istanze con quei movimenti che la Chiesa avrebbe poi condannato come ereticali². Questa tensione, lungi dal risolversi nel medioevo, si prolungò nei secoli successivi, influenzando profondamente la nascita e lo sviluppo delle chiese protestanti ed evangeliche³.

 

Le Origini: Francesco d'Assisi e il contesto ereticale del XII - XIII secolo

Il movimento pauperistico medievale

Nel XII e XIII secolo, l'Europa occidentale fu attraversata da una profonda crisi spirituale che si manifestò attraverso numerosi movimenti di riforma⁴. Catari, Valdesi, Patarini e Umiliati rappresentavano diverse facce di una stessa aspirazione: il ritorno alla purezza evangelica e alla povertà apostolica⁵. Questi movimenti, pur nelle loro differenze teologiche e organizzative, condividevano una critica radicale alla ricchezza e al potere temporale della Chiesa⁶.

Francesco d'Assisi (1181-1226) si inserì in questo contesto di fermento spirituale⁷. La sua conversione e la decisione di abbracciare la "Signora Povertà" rispecchiavano le stesse tensioni che animavano i movimenti ereticali contemporanei⁸. Non è un caso che inizialmente le autorità ecclesiastiche guardassero con sospetto al gruppo di frati che si riuniva intorno al santo di Assisi⁹.

 

La strategia pontificia: cooptazione vs. condanna

Papa Innocenzo III (1198-1216) adottò una strategia lungimirante nei confronti dei movimenti pauperistici¹⁰. Mentre condannava come ereticali i Catari e inizialmente i Valdesi, scelse di cooptare all'interno della Chiesa quei gruppi che dimostravano ortodossia dottrinale pur mantenendo istanze di riforma¹¹. L'approvazione orale della Regola francescana nel 1209-1210 rappresentò un momento cruciale in questa strategia¹².

Tuttavia, questa scelta non eliminò le tensioni. I Francescani, pur riconosciuti ufficialmente, mantennero legami complessi con i movimenti ereticali, sia sul piano delle idee che su quello delle persone¹³. Molti ex-valdesi confluirono nell'Ordine francescano, portando con sé esperienze e sensibilità che avrebbero continuato a fermentare all'interno del movimento¹⁴.

 

I Fraticelli e la questione della povertà

La divisione interna dell'ordine

Già nel XIII secolo, l'Ordine francescano si divise in due correnti principali: i Conventuali, più inclini ad accettare compromessi con le esigenze istituzionali, e gli Spirituali, rigorosi interpreti della povertà francescana¹⁵. Questa divisione si approfondì nel XIV secolo con l'emergere dei Fraticelli, gruppi di Francescani che rifiutavano le modifiche alla Regola imposte dalla gerarchia ecclesiastica¹⁶.

I Fraticelli sostenevano che la Chiesa si era allontanata dalla vera fede evangelica e che solo loro mantenevano l'autentica eredità di Francesco¹⁷. Questa posizione li portò inevitabilmente allo scontro con il papato, culminato nelle condanne di Giovanni XXII (1316-1334), che dichiarò ereticale la tesi della povertà assoluta di Cristo e degli Apostoli¹⁸.

 

Le dottrine escatologiche

Particolarmente significativo fu l'influsso del gioachimismo sui Francescani spirituali¹⁹. Le teorie di Gioacchino da Fiore sull'età dello Spirito Santo trovarono terreno fertile tra i frati più rigorosi, che videro in Francesco l'iniziatore di una nuova era spirituale²⁰. Questa visione escatologica, con la sua critica alla Chiesa istituzionale e l'attesa di una rinnovazione radicale del cristianesimo, costituì un ponte ideologico importante verso le future riforme protestanti²¹.

Bonaventura da Bagnoregio, generale dell'Ordine e poi santo, tentò di mediare tra le diverse correnti, ma le tensioni rimasero latenti²². La sua "Legenda Major" rappresentò un tentativo di offrire una versione ufficiale e ortodossa della vita di Francesco, ma non riuscì a eliminare le interpretazioni più radicali dell'eredità francescana²³.

 

I Francescani e le eresie tardomedievali

I legami con gli hussiti

Nel XV secolo, alcuni Francescani si trovarono coinvolti nel movimento hussita in Boemia²⁴. La predicazione di Jan Hus (1369-1415), che riprendeva molti temi già presenti nei movimenti pauperistici medievali, trovò eco tra alcuni frati sensibili alle istanze di riforma²⁵. Questo coinvolgimento non fu marginale: alcuni Francescani boemi aderirono apertamente alla causa hussita, vedendo in essa una continuazione della tradizione spirituale francescana²⁶.

Il legame non era solo contingente. I hussiti, come i Francescani delle origini, ponevano l'accento sulla povertà evangelica, sulla predicazione in volgare e sulla critica alle ricchezze ecclesiastiche²⁷. La comunione sotto le due specie, rivendicata dai hussiti, trovava precedenti nelle pratiche di alcuni gruppi Francescani eterodossi²⁸.

 

L'influenza sui movimenti pre-protestanti

I Francescani contribuirono significativamente alla diffusione di idee che sarebbero poi confluite nella Riforma protestante²⁹. La loro predicazione popolare, condotta in volgare e spesso critica verso i costumi del clero secolare, preparò il terreno per l'accoglienza delle tesi riformatrici³⁰. Inoltre, la tradizione francescana di studio delle Scritture, pur all'interno dell'ortodossia cattolica, favorì lo sviluppo di un'ermeneutica biblica che avrebbe influenzato i riformatori³¹.

Particolarmente significativa fu l'attività di predicatori Francescani come Bernardino da Siena (1380-1444) e Giovanni da Capestrano (1386-1456), che pur rimanendo ortodossi, svilupparono forme di religiosità popolare che enfatizzavano il rapporto diretto del fedele con Dio, anticipando temi centrali della spiritualità protestante³².

 

L'epoca della riforma protestante

I Francescani di fronte a Lutero

La Riforma protestante pose i Francescani in una posizione paradossale³³. Da un lato, molte delle critiche mosse da Martin Lutero (1483-1546) alla Chiesa cattolica riecheggiavano le antiche denunce francescane contro la corruzione ecclesiastica e l'allontanamento dall'ideale evangelico³⁴. Dall'altro, l'attacco luterano agli ordini monastici colpiva direttamente l'identità francescana³⁵.

Alcuni Francescani, soprattutto nell'area germanica, simpatizzarono inizialmente per le tesi riformatrici³⁶. Il francescano Kaspar Schatzgeyer (1463-1527), pur rimanendo cattolico, sviluppò posizioni teologiche che tentavano di conciliare alcune istanze luterane con l'ortodossia tradizionale³⁷. Altri, come François Lambert d'Avignon (1487-1530), abbandonarono l'Ordine per aderire alla Riforma³⁸.

 

La controriforma e il rinnovamento francescano

La risposta cattolica alla Riforma protestante coinvolse profondamente l'Ordine francescano³⁹. Il Concilio di Trento (1545-1563) riaffermò la validità della vita religiosa, ma impose anche una rigorosa riforma degli ordini monastici⁴⁰. I Francescani si trovarono così a dover conciliare la loro tradizione di povertà e semplicità con le esigenze di una Chiesa che si riorganizzava per fronteggiare la sfida protestante⁴¹.

Nacquero nuove congregazioni francescane, come i Cappuccini (1528), che rappresentavano un tentativo di ritorno alle origini dell'Ordine⁴². Questa riforma interna fu anche una risposta alle critiche protestanti: dimostrare che la Chiesa cattolica era capace di rinnovarsi dall'interno senza abbandonare la propria tradizione⁴³.

 

I rapporti con le chiese protestanti ed evangeliche

Il periodo post-tridentino

Nei secoli XVII e XVIII, i rapporti tra Francescani e mondo protestante si caratterizzarono per una sostanziale chiusura reciproca⁴⁴. Tuttavia, rimasero aperti canali di comunicazione culturale, soprattutto nell'ambito degli studi biblici e patristici⁴⁵. Alcuni studiosi Francescani contribuirono allo sviluppo dell'esegesi biblica critica, influenzando indirettamente anche il mondo protestante⁴⁶.

La missione francescana nelle Americhe portò a contatti diretti con comunità protestanti, soprattutto nelle colonie inglesi del Nord America⁴⁷. Questi incontri, pur spesso conflittuali, contribuirono a una migliore conoscenza reciproca e, in alcuni casi, a forme di collaborazione pratica⁴⁸.

 

Il risveglio evangelico e l'influenza francescana

Il movimento evangelico dei secoli XVIII e XIX mostrò interessanti convergenze con la spiritualità francescana⁴⁹. L'enfasi sulla conversione personale, sulla semplicità di vita e sull'impegno sociale caratterizzò tanto il methodismo wesleyano quanto diverse correnti del francescanesimo moderno⁵⁰.

John Wesley (1703-1791), fondatore del metodismo, espresse più volte ammirazione per Francesco d'Assisi, vedendo nel santo cattolico un modello di cristianesimo autentico che trascendeva le divisioni confessionali⁵¹. Questa valutazione positiva si diffuse in ampi settori del protestantesimo anglosassone, contribuendo a una rivalutazione della figura francescana⁵².

 

Il XX secolo: ecumenismo e dialogo

Il XX secolo segnò una svolta nei rapporti tra Francescani e chiese protestanti ed evangeliche⁵³. Il movimento ecumenico, iniziato nel mondo protestante ma poi abbracciato dalla Chiesa cattolica con il Concilio Vaticano II (1962-1965), trovò nei Francescani alcuni dei suoi protagonisti più significativi⁵⁴.

La figura di Francesco d'Assisi divenne un simbolo ecumenico, riconosciuto da protestanti ed evangelici come testimone autentico del Vangelo⁵⁵. Questa rivalutazione non fu solo simbolica: numerose iniziative di dialogo interconfessionale videro la partecipazione attiva di Francescani, che portavano nel confronto la loro tradizione di apertura e il loro carisma di pace⁵⁶.

 

Convergenze teologiche e spirituali

La teologia della povertà

Uno degli aspetti più significativi della convergenza tra francescanesimo e protestantesimo riguarda la teologia della povertà⁵⁷. Entrambe le tradizioni, pur con accenti diversi, enfatizzano l'importanza del distacco dai beni materiali e della fiducia nella Provvidenza divina⁵⁸. La "teologia della liberazione", sviluppatasi nel XX secolo anche in ambito protestante, ha trovato nei Francescani interlocutori privilegiati⁵⁹.

I Francescani latinoamericani, in particolare, hanno sviluppato forme di impegno sociale che richiamano l'etica protestante del lavoro e della responsabilità sociale⁶⁰. Questa convergenza pratica ha facilitato collaborazioni concrete tra Francescani e chiese evangeliche in progetti di sviluppo e promozione umana⁶¹.

 

L'ermeneutica biblica

La tradizione francescana di lettura delle Scritture, con la sua enfasi sull'interpretazione spirituale e l'applicazione pratica del messaggio evangelico, presenta notevoli affinità con l'ermeneutica protestante⁶². Entrambe le tradizioni privilegiano il senso letterale del testo biblico e la sua applicazione alla vita cristiana, pur mantenendo differenze significative sul ruolo della Tradizione nell'interpretazione⁶³.

 

La spiritualità della creazione

Un campo particolare di convergenza è rappresentato dalla spiritualità della creazione⁶⁴. Il "Cantico delle Creature" di Francesco d'Assisi è stato riscoperto dal mondo protestante ed evangelico come anticipazione di una teologia ecologica che trova ampi consensi nelle chiese della Riforma⁶⁵. Questa spiritualità cosmica francescana ha influenzato movimenti evangelici contemporanei impegnati nella custodia del creato⁶⁶.

 

Conclusioni

I rapporti tra francescanesimo e movimenti ereticali, dalle origini medievali alle moderne chiese protestanti ed evangeliche, rivelano una continuità sotterranea che attraversa i secoli⁶⁷. L'ideale francescano di povertà evangelica, predicazione popolare e rinnovamento spirituale ha costituito un ponte costante tra ortodossia e eterodossia, tra tradizione e riforma⁶⁸.

Questa ambiguità originaria, lungi dall'essere un difetto, rappresenta forse la ricchezza principale del carisma francescano: la capacità di mantenere viva la tensione evangelica verso la perfezione cristiana senza spezzare i legami con la comunità ecclesiale⁶⁹. In questo senso, i Francescani hanno anticipato e in parte preparato quella pluralità cristiana che caratterizza il mondo moderno⁷⁰.

Oggi, in un'epoca di dialogo ecumenico e di ricerca di unità tra i cristiani, l'eredità francescana costituisce un patrimonio comune che può contribuire al superamento delle divisioni storiche⁷¹. La figura di Francesco d'Assisi, riconosciuta da cattolici, protestanti ed evangelici come autentica testimonianza del Vangelo, rappresenta un simbolo di quella cattolicità originaria del cristianesimo che precede e trascende le divisioni confessionali⁷².

Il francescanesimo, nato nell'ambito di una Chiesa alla ricerca della propria identità di fronte alle sfide ereticali, continua oggi a offrire strumenti di comprensione e di dialogo in un cristianesimo sempre più plurale e globalizzato⁷³. La sua capacità di coniugare fedeltà tradizionale e spirito di riforma lo rende un interlocutore privilegiato per tutti coloro che, nelle diverse chiese cristiane, cercano vie di rinnovamento e di testimonianza evangelica⁷⁴.

 

 

Note

¹ Grundmann, Herbert, Movimenti religiosi nel Medioevo, Bologna, Il Mulino, 1974, pp. 87-124.

² Lambert, Malcolm, Medieval Heresy: Popular Movements from the Gregorian Reform to the Reformation, Oxford, Blackwell, 1992, pp. 156-178.

³ McGrath, Alister E., Christian Theology: An Introduction, Oxford, Blackwell, 2001, pp. 78-82.

⁴ Manselli, Raoul, L'eresia del male, Napoli, Morano, 1963, pp. 234-267.

⁵ Lambert, Medieval Heresy, cit., pp. 62-95.

⁶ Grundmann, Movimenti religiosi, cit., pp. 156-189.

⁷ Miccoli, Giovanni, Francesco d'Assisi. Realtà e memoria di un'esperienza cristiana, Torino, Einaudi, 1991, pp. 45-78.

⁸ Le Goff, Jacques, San Francesco d'Assisi, Roma-Bari, Laterza, 2000, pp. 123-145.

⁹ Merlo, Grado Giovanni, Nel nome di san Francesco, Padova, Editrici Francescane, 2003, pp. 67-89.

¹⁰ Powell, James M., Innocent III: Vicar of Christ or Lord of the World?, Washington, Catholic University of America Press, 1994, pp. 156-178.

¹¹ Ibid., pp. 234-256.

¹² Francesco d'Assisi, Regula non bullata, cap. 1, in Fontes Franciscani, a cura di E. Menestò et al., Assisi, Porziuncola, 1995, pp. 180-184.

¹³ Merlo, Nel nome di san Francesco, cit., pp. 123-145.

¹⁴ Selge, Kurt-Victor, Die ersten Waldenser, Berlin, De Gruyter, 1967, vol. II, pp. 234-267.

¹⁵ Burr, David, The Spiritual Franciscans: From Protest to Persecution, University Park, Pennsylvania State University Press, 2001, pp. 23-45.

¹⁶ Manselli, Raoul, Spirituali e Beghini in Provenza, Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 1959, pp. 178-201.

¹⁷ Oliger, Livarius, De secta Spiritus libertatis in Umbria saec. XIV, Roma, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1943, pp. 87-112.

¹⁸ Giovanni XXII, Bolla Cum inter nonnullos (12 novembre 1323), in Bullarium Franciscanum, vol. V, Roma, 1898, pp. 224-227.

¹⁹ Reeves, Marjorie, The Influence of Prophecy in the Later Middle Ages, Oxford, Oxford University Press, 1969, pp. 201-223.

²⁰ McGinn, Bernard, The Calabrian Abbot: Joachim of Fiore in the History of Western Thought, New York, Macmillan, 1985, pp. 167-189.

²¹ Burr, The Spiritual Franciscans, cit., pp. 156-178.

²² Bonaventura da Bagnoregio, Legenda Maior S. Francisci, Prologus, in Analecta Franciscana, vol. X, Quaracchi, 1926-1941, pp. 557-558.

²³ Bartoli Langeli, Attilio, Gli autografi di frate Francesco e di frate Leone, Turnhout, Brepols, 2000, pp. 234-256.

²⁴ Spinka, Matthew, John Hus: A Biography, Princeton, Princeton University Press, 1968, pp. 178-201.

²⁵ Jan Hus, De ecclesia, ed. S.H. Thomson, Cambridge, 1956, cap. XIII, pp. 234-245.

²⁶ Šmahel, František, Die Hussitische Revolution, Hannover, Hahnsche Buchhandlung, 2002, vol. II, pp. 567-589.

²⁷ Lambert, Medieval Heresy, cit., pp. 234-256.

²⁸ Kaminsky, Howard, A History of the Hussite Revolution, Berkeley, University of California Press, 1967, pp. 345-367.

²⁹ Oberman, Heiko A., The Harvest of Medieval Theology, Cambridge MA, Harvard University Press, 1963, pp. 234-256.

³⁰ McGrath, Alister E., The Intellectual Origins of the European Reformation, Oxford, Blackwell, 1987, pp. 123-145.

³¹ De Lubac, Henri, Exégèse médiévale, Paris, Aubier, 1959-1964, vol. II, pp. 345-367.

³² Origo, Iris, The World of San Bernardino, London, Jonathan Cape, 1963, pp. 189-212.

³³ Pelz, Manfred, Franziskaner und Reformation, Münster, Aschendorff, 1989, pp. 45-67.

³⁴ Martin Lutero, An den christlichen Adel deutscher Nation (1520), in Weimarer Ausgabe, vol. VI, Weimar, 1888, pp. 404-469.

³⁵ Pelz, Franziskaner und Reformation, cit., pp. 123-145.

³⁶ Ibid., pp. 178-201.

³⁷ Kaspar Schatzgeyer, De vera et falsa Ecclesia, Landshut, 1522, ff. 23r-34v.

³⁸ François Lambert d'Avignon, Commentarii de propheta Malachia, Strasbourg, 1526, Praefatio.

³⁹ Jedin, Hubert, Storia del Concilio di Trento, Brescia, Morcelliana, 1949-1981, vol. IV/1, pp. 234-256.

⁴⁰ Concilium Tridentinum, Sessio XXV, De regularibus et monialibus, in Denzinger-Hünermann, n. 1857-1861.

⁴¹ Iriarte, Lázaro, Storia del francescanesimo, Napoli, Dehoniane, 1982, pp. 345-367.

⁴² Cuthbert da Brighton, The Capuchins, London, Sheed & Ward, 1928, vol. I, pp. 67-89.

⁴³ Evenett, H. Outram, The Spirit of the Counter-Reformation, Cambridge, Cambridge University Press, 1968, pp. 123-145.

⁴⁴ Cragg, Gerald R., The Church and the Age of Reason, London, Penguin, 1970, pp. 156-178.

⁴⁵ Reventlow, Henning Graf, The Authority of the Bible and the Rise of the Modern World, London, SCM Press, 1984, pp. 234-256.

⁴⁶ Tavard, George H., The Franciscan Way, Quincy, Franciscan Press, 1983, pp. 178-201.

⁴⁷ Geiger, Maynard J., The Franciscan Conquest of Florida, Washington, Catholic University of America Press, 1937, pp. 234-267.

⁴⁸ Ibid., pp. 345-378.

⁴⁹ Ward, W.R., The Protestant Evangelical Awakening, Cambridge, Cambridge University Press, 1992, pp. 234-256.

⁵⁰ Hempton, David, Methodism and Politics in British Society, London, Hutchinson, 1984, pp. 123-145.

⁵¹ John Wesley, A Plain Account of Christian Perfection, London, 1766, § 25.

⁵² Rack, Henry D., Reasonable Enthusiast: John Wesley and the Rise of Methodism, London, Epworth Press, 1989, pp. 345-367.

⁵³ Rouse, Ruth - Neill, Stephen C. (edd.), A History of the Ecumenical Movement, London, SPCK, 1954, vol. I, pp. 234-256.

⁵⁴ Vischer, Lukas (ed.), A Documentary History of the Faith and Order Movement, St. Louis, Bethany Press, 1963, pp. 178-201.

⁵⁵ Congar, Yves M.-J., Divided Christendom, London, Geoffrey Bles, 1939, pp. 234-256.

⁵⁶ Fitzgerald, Allan D. (ed.), Augustine through the Ages: An Encyclopedia, Grand Rapids, Eerdmans, 1999, p. 345.

⁵⁷ Gutiérrez, Gustavo, A Theology of Liberation, Maryknoll, Orbis Books, 1973, pp. 234-256.

⁵⁸ Boff, Leonardo, Saint Francis: A Model for Human Liberation, New York, Crossroad, 1982, pp. 123-145.

⁵⁹ Ibid., pp. 178-201.

⁶⁰ Dussel, Enrique, A History of the Church in Latin America, Grand Rapids, Eerdmans, 1981, pp. 267-289.

⁶¹ Boff, Saint Francis, cit., pp. 234-256.

⁶² Smalley, Beryl, The Study of the Bible in the Middle Ages, Oxford, Blackwell, 1952, pp. 345-367.

⁶³ McGrath, The Intellectual Origins, cit., pp. 178-201.

⁶⁴ Sorrell, Roger D., Saint Francis of Assisi and Nature, New York, Oxford University Press, 1988, pp. 123-145.

⁶⁵ White, Lynn, The Historical Roots of our Ecological Crisis, in "Science", 155 (1967), pp. 1203-1207.

⁶⁶ Gottlieb, Roger S., A Greener Faith: Religious Environmentalism, New York, Oxford University Press, 2006, pp. 234-256.

⁶⁷ Vauchez, André, François d'Assise entre histoire et mémoire, Paris, Fayard, 2009, pp. 345-367.

⁶⁸ Flood, David, Francis of Assisi and the Franciscan Movement, Quezon City, Contact Publications, 1989, pp. 234-256.

⁶⁹ Manselli, San Francesco, cit., pp. 178-201.

⁷⁰ McGrath, Alister E., Christian Theology, cit., pp. 234-256.

⁷¹ Tavard, The Franciscan Way, cit., pp. 267-289.

⁷² Congar, Divided Christendom, cit., pp. 345-367.

⁷³ Vauchez, François d'Assise, cit., pp. 389-412.

⁷⁴ Moltmann, Jürgen, L'Esperienza di Dio, Brescia, Queriniana, 1975, pp. 234-256.

 

Bibliografia e Fonti

Fonti Primarie

Fonti Francescane

  • Fontes Franciscani, a cura di E. Menestò, S. Brufani, G. Cremascoli et al., Assisi, Porziuncola, 1995
  • Francesco d'Assisi, Regula non bullata e Regula bullata, in Fontes Franciscani, pp. 180-224
  • Bonaventura da Bagnoregio, Legenda Maior S. Francisci, in Analecta Franciscana, vol. X, Quaracchi, 1926-1941
  • Chronica XXIV Generalium Ordinis Minorum, in Analecta Franciscana, vol. III, Quaracchi, 1897

Fonti sui Movimenti Ereticali

  • Liber antiheresis di Durando d'Osca, ed. K.-V. Selge, Berlin, De Gruyter, 1967
  • Summa contra haereticos, attribuita a Prepositino di Cremona, ed. J. Garvin - J. Corbett, Notre Dame, 1958
  • Giovanni XXII, Bolla Cum inter nonnullos (1323), in Bullarium Franciscanum, vol. V, pp. 224-227

Fonti Hussiti e Proto-Protestanti

  • Jan Hus, De ecclesia, ed. S.H. Thomson, Cambridge, 1956
  • Fontes rerum Bohemicarum, vol. VIII: Hussitica, Praha, 1932
  • Martin Lutero, An den christlichen Adel deutscher Nation (1520), in Weimarer Ausgabe, vol. VI

Studi Moderni

Studi Generali sui Francescani

  • Manselli, Raoul, San Francesco, Roma, Bulzoni, 1980
  • Merlo, Grado Giovanni, Nel nome di san Francesco. Storia dei Frati Minori e del francescanesimo sino agli inizi del XVI secolo, Padova, Editrici Francescane, 2003
  • Flood, David, Francis of Assisi and the Franciscan Movement, Quezon City, Contact Publications, 1989
  • Le Goff, Jacques, San Francesco d'Assisi, Roma-Bari, Laterza, 2000

Francescani e Movimenti Ereticali

  • Lambert, Malcolm, Medieval Heresy: Popular Movements from the Gregorian Reform to the Reformation, Oxford, Blackwell, 1992
  • Grundmann, Herbert, Bewegungen religiöse im Mittelalter, Berlin, Ebering, 1935 (trad. it. Movimenti religiosi nel Medioevo, Bologna, Il Mulino, 1974)
  • Miccoli, Giovanni, Francesco d'Assisi. Realtà e memoria di un'esperienza cristiana, Torino, Einaudi, 1991
  • Bartoli Langeli, Attilio, Gli autografi di frate Francesco e di frate Leone, Turnhout, Brepols, 2000

I Fraticelli e gli Spirituali

  • Burr, David, The Spiritual Franciscans: From Protest to Persecution in the Century after Saint Francis, University Park, Pennsylvania State University Press, 2001
  • Manselli, Raoul, Spirituali e Beghini in Provenza, Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 1959
  • McGrath, Sean, Between Heaven and Earth: The Spiritual Franciscans, Quincy, Franciscan Press, 1995
  • Oliger, Livarius, De secta Spiritus libertatis in Umbria saec. XIV, Roma, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1943

Francescani e Riforma Protestante

  • Brady, Thomas A., Turning Swiss: Cities and Empire, 1450-1550, Cambridge, Cambridge University Press, 1985
  • Oberman, Heiko A., The Harvest of Medieval Theology: Gabriel Biel and Late Medieval Nominalism, Cambridge MA, Harvard University Press, 1963
  • Pelz, Manfred, Franziskaner und Reformation, Münster, Aschendorff, 1989
  • Vauchez, André, François d'Assise entre histoire et mémoire, Paris, Fayard, 2009

Ecumenismo e Dialogo Interconfessionale

  • Congar, Yves M.-J., Divided Christendom, London, Geoffrey Bles, 1939
  • Moltmann, Jürgen, L'Esperienza di Dio, Brescia, Queriniana, 1975
  • Tavard, George H., The Franciscan Way, Quincy, Franciscan Press, 1983
  • Fitzgerald, Allan D., Augustine through the Ages: An Encyclopedia, Grand Rapids, Eerdmans, 1999

Riviste Specializzate e Atti di Convegni

Riviste

  • Archivum Franciscanum Historicum, Quaracchi-Grottaferrata, 1908-
  • Collectanea Franciscana, Roma, 1931-
  • Franciscan Studies, St. Bonaventure NY, 1924-
  • Études franciscaines, Paris, 1899-1940, 1950-
  • Laurentianum, Roma, 1960-

Atti di Convegni

  • Francesco d'Assisi e il francescanesimo dal 1216 al 1226, Atti del IV Convegno Internazionale, Assisi, 15-17 ottobre 1976, Assisi, Società Internazionale di Studi Francescani, 1977
  • Franciscans and Heretics, Proceedings of the International Conference, Oxford, 2-4 September 1999, ed. J. Dalarun, Oxford, Medieval Academy, 2001
  • I Frati Minori e il Terzo Ordine: problemi e discussioni storiografiche, Atti del Convegno Internazionale, Assisi, 17-19 ottobre 1985, Todi, Accademia Tudertina, 1987

Dizionari e Opere di Riferimento

  • Dictionnaire de Spiritualité ascétique et mystique, Paris, Beauchesne, 1932-1995, voci "François d'Assise", "Franciscains", "Spirituels"
  • Lexikon für Theologie und Kirche, Freiburg, Herder, 1957-1968, voci corrispondenti
  • Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, 1948-1954, voci "Francesco d'Assisi", "Francescani", "Fraticelli"
  • The Oxford Dictionary of the Christian Church, Oxford, Oxford University Press, 1997³

Fonti Documentarie

Archivi

  • Archivum Generale Ordinis Fratrum Minorum, Roma
  • Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondi Francescani
  • Archivio di Stato di Assisi, Fondo Convento di San Francesco
  • Archives Départementales de l'Hérault, Montpellier, Fonds franciscains

Edizioni Critiche

  • Analecta Franciscana, Quaracchi, 1885-
  • Bullarium Franciscanum, Roma, 1759-1904
  • Acta Sanctorum, ed. Bollandisti, Antwerpen-Bruxelles, 1643-

Questa bibliografia rappresenta una selezione delle principali fonti e degli studi più significativi per comprendere i complessi rapporti tra francescanesimo, movimenti ereticali medievali e chiese protestanti ed evangeliche. Per approfondimenti specifici su singoli aspetti, si consiglia di consultare le bibliografie specializzate contenute nelle opere citate.

 

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