“Donnette, cartomanti e labbra a canotto” di Davide Romano

 


 

Ce n'è una tribù, sempre più folta, che si aggira tra i salotti borghesi, le terrazze vista-mare e i centri benessere della nostra epoca decotta. Non leggono un libro da dieci anni ma sanno tutto sui tarocchi, le fasi lunari e il “potere vibrazionale” delle ametiste. Sono le donnette spirituali 3.0, quelle che «non credono nella religione, ma sono molto spirituali», salvo poi farsi leggere le carte dalla strega della Vucciria o del Quadrilatero romano, 80 euro a botta, incenso incluso.

Le riconosci a distanza: labbra gonfie come gommoni di salvataggio, zigomi duri come marmi di Carrara, collo stirato e sguardo fisso. Hanno le rughe dell’anima che nemmeno cinque cicli di radiofrequenza riescono a spianare. Eppure continuano a farsi impastare la faccia da chirurghi più simili a gommisti che a medici, convinte che un’arcata sopraccigliare in stile Joker possa arrestare il tempo.

La domenica non vanno a Messa – troppo patriarcale – ma si iscrivono a corsi di yoga tantrico con respirazione consapevole e meditazione vibrazionale col tappetino bio. Una volta a settimana si radunano in cerchio con altre sacerdotesse del nonsense, per “riequilibrare i chakra e la femminilità ancestrale” con campane tibetane made in China.

Tutto questo mentre la spesa la fa la colf moldava e i figli li cresce Netflix. Ma loro sono “in cammino” – dicono – “verso la luce”, che poi sarebbe una specie di nirvana a portata di carte di credito, in un eterno shopping spirituale che odora di lavanda sintetica e di solitudine.

C'è un passaggio di San Paolo che pare scritto ieri, e invece ha duemila anni sul groppone. È in 2 Timoteo 3,6-7, e recita: «Donnette cariche di peccati, agitate da passioni di ogni genere, sempre pronte a imparare, senza mai giungere alla conoscenza della verità».

Eccole, le nostre moderne “donnette”, come le chiama l’Apostolo, affamate di parole nuove ma allergiche alla verità, assetate di rivelazioni ma incapaci di conversione. Sono le stesse che passano da un corso di astrologia karmica a uno di “risveglio quantico”, e poi postano su Instagram foto di piedi al mare con la didascalia “Gratitudine”.

Si fanno leggere le carte, sì. Ma non leggono mai se stesse. Si rifanno il viso, ma non rifanno il cuore. E vanno cercando senso in ogni angolo del mondo, tranne in quell’unico luogo in cui si trova: la verità che libera, come dice il Vangelo, quella che ti costringe a guardarti allo specchio senza filler né filtri, con l’umiltà di chi sa che la giovinezza passa, ma la verità resta.

Ecco, care signore. Prima che un altro botox vi esploda in faccia, fatevi una domanda: la vostra è spiritualità o superstizione travestita da glamour? Vi interessa la verità o solo un nuovo specchietto per le allodole?

Nel dubbio, rispolverate il Vangelo e lasciate perdere la veggente. È più economico, più profondo, e – a differenza del chirurgo estetico – non promette l’eterna giovinezza, ma la vita eterna.

 

 

Commenti

  1. Io non credo alla chiesa xké è tutta roba inventata dagli uomini, però la luna piena mi cambia proprio l’energia 🧘‍♀️✨ l’altro giorno ho messo l’ametista sotto il cuscino e ho sognato mio nonno, era un segno 💜🙏 le vibrazioni non mentono!!!

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